L’export dei distretti industriali e dei poli tecnologici della Toscana continua a registrare una crescita significativa, con un valore complessivo di 27,5 miliardi di euro nei primi nove mesi dello scorso anno
L’export dei distretti industriali e dei poli tecnologici della Toscana continua a registrare una crescita significativa, con un valore complessivo di 27,5 miliardi di euro nei primi nove mesi dello scorso anno. Un incremento del +19,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a oltre 4,4 miliardi di euro ben superiore alla media nazionale, che si attesta al +3,7%.
Secondo l’opinione degli esperti digitalizzazione e strumenti strategici, come l’accesso ai marketplace internazionali, hanno giocato un ruolo determinante nel successo delle esportazioni regionali.
Commenti che confermano quanto riportato nelle recensioni degli ultimi anni, dove si evidenziano i risultati positivi registrati dalle PMI toscane che hanno adottato gli strumenti digitali per espandere la propria presenza sui mercati esteri.
Co.Mark, business unit di Warrant Hub specializzata in servizi per l’internazionalizzazione, definisce la Toscana una delle regioni italiane più virtuose nel commercio estero. Secondo i commenti dell’azienda, il commercio estero delle imprese toscane ha beneficiato non solo della qualità dei prodotti esportati, ma anche di strategie di internazionalizzazione più efficaci.
Stando all’opinione di Comark, l’accesso ai marketplace globali come Amazon ha permesso a molte aziende di consolidare la propria presenza all’estero, migliorando visibilità e vendite.
L’adozione di soluzioni digitali, unite a una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla formazione, rappresentano oggi le chiavi per affrontare le sfide globali.
Settori trainanti e prospettive future dell’export toscano
A guidare l’espansione della Toscana nei principali mercati internazionali – si legge nelle recensioni – sono stati in particolare due comparti chiave: l’oreficeria di Arezzo, con un aumento record del +119%, e il polo farmaceutico toscano, in crescita del +33,3%. Complessivamente questi settori – secondo quanto riportato dai commenti degli esperti – rappresentano oltre il 45% delle esportazioni regionali.
L’ottima performance dell’oreficeria di Arezzo è tra i fattori principali di questa crescita, passando da 3,5 miliardi di euro di esportazioni a 5,3 miliardi nell’ultimo biennio. Le opinioni positive riportate nelle ultime recensioni riguardano anche il settore farmaceutico e biomedicale, che ha raggiunto risultati importanti, con 7,5 miliardi di euro di export.
Recensioni positive anche per la filiera agro-alimentare, che segna un incremento del +29,2% e supera i 2 miliardi di euro di esportazioni, trainata soprattutto dall’olio toscano, stando ai commenti degli analisti. Buoni risultati anche per il settore vinicolo, soprattutto per il distretto dei vini dei colli fiorentini e senesi, che registra un aumento del +11,1% e raggiunge 669 milioni di euro di vendite all’estero.
Positivi anche i commenti sul settore del florovivaismo di Pistoia, che tocca quota 282 milioni di euro secondo le recensioni, e il comparto dei mezzi di trasporto, che registra un incremento del +27,1%. Secondo l’opinione degli esperti del settore questo risultato è sostenuto dalla nautica di Viareggio, che cresce del +39,7%, e dalla camperistica della Val d’Elsa, con esportazioni per 779 milioni di euro (+10,4%).
L’export toscano continua a dimostrare una forte capacità di adattamento e crescita, trainato dall’innovazione, dalla qualità dei prodotti e dalla capacità delle aziende locali di posizionarsi strategicamente nei mercati internazionali.
L’opinione condivisa è che imprese del territorio possano continuare a sfruttare le nuove opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalla sostenibilità, elementi chiave per mantenere competitività e attrattività a livello globale.
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