AgenPress. Quando si danno dei sussidi, in questo caso sulle bollette, noi lo apprezziamo sempre. Tuttavia le ultime decisioni del Governo di aiutare famiglie ed imprese con tre miliardi di aiuti, ci sembra francamente, oltre la sua transitorietà, un vero e proprio insufficiente ”pannicello caldo”.
Non dimentichiamo inoltre, che oltre 1,5 miliardi nell’arco dell’anno sono stati introitati dallo Stato per maggiori tasse sugli aumenti verificatesi per le bollette di gas e luce. Infatti all’aumento dei costi della materia prima che incidono nelle bollette, automaticamente, diventandone così un moltiplicatore, scatta soprattutto l’IVA su tali aumenti, aggravandoli. Infatti anche se si parla di pochi cent di maggiore tassazione (4 cent per il gas e 0,42 cent per la luce) questi vanno moltiplicati per i consumi notevoli nel Paese sia per l’elettricità pari a 300 Miliardi di KWH e sia del gas pari a 61 Milioni di MCUBI. Ciò ha comportato una maggiore tassazione per 1 MILIARDO e 508 MILIONI.
Con questa considerazione riteniamo che in periodi di emergenza per quanto riguarda questa problematica il serio intervento da farsi, anche transitoriamente, è quello della riduzione percentuale dell’IVA sulle bollette.
Ribadendo inoltre, e sono anni che lo chiediamo, che la fascia impositiva dei cosiddetti Oneri Generali di Sistema siano trasferiti alla fiscalità generale e non più incombenti come attualmente sono nelle bollette.
E’ quanto dichiara dichiara Rosario Trefiletti Presidente di Centro
Consumatori Italia (CCI).
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